Lo sapevo sarebbe successo. Si sentiva nell'aria, un po' come i lupi di mare capiscono che c'é una tempesta in arrivo io percepivo che questa tregua non sarebbe durata.
Troppo a lungo ho evitato, disinteressata, convinta che finalmente mi fosse passata. Invece no, il seme ha ricominciato a fiorire e io mi ritrovo, nuovamente, schiava di me stessa. O meglio, schiava di un telefilm.
Eh già, maledette serie televisive. Basta guardare due episodi di fila per esserne totalmente dipendenti, sperare che John si rimetta con Rose superando le angherie di Rebecca e maledirsi alla fine della stagione dopo aver visto l'ennesimo finale da "noooo non può essere!".
Ricordo quando di nascosto dalla mamma andavo da mia nonna a guardare Manuela, un orribile telenovela che davano su Rete4. Sono poi passata alle sciocche serie americane da adolescente vivendo per Brandon, poi Dawson e infine Willy, il principe di Bel Air. La catastrofe é continuata durante i lunghi soggiorni in Sud America, dove la novela la fa da padrona. Scambi di coppie, fratelli che si presentavano dopo anni, omicidi (e risurrezioni), malattie e dolori che mi hanno portata, se non altro, ad imparare lo spagnolo senza andare a scuola. Visti i risultati linguistici mi sono poi guardata tutte le stagioni di Sex and The City stando sveglia fino a notte fonda ripetendomi "tanto sono solo 20 minuti". Ringalluzzita dall'abbinamento telefilm - corso di lingua mi sparo tutta la serie di HIMYM (How I Met Your Mother) per poi capire che BASTA, io con i telefilm ho chiuso.
Poi però.
Mi ritorna quella vecchia passione, quell'amore che già era sbocciato ai tempi di ER e che ero riuscita a reprimere, che il Dottor House mi aveva risparmiato. Ho ricominciato a guardare Grey's Anatomy. Almeno 4 morti per puntata, almeno 39 ore al giorno al posto delle 24 normali, almeno 8 litigi, 3 divorzi, 7 casi speciali e soprattutto interventi mai visti. Che ci posso fare, io lo amo.
Stasera alle 20.15 faremo, di nuovo, a gara con il volume della televisione: io telefilm, Lui Champions' league. Ad ogni sutura c'é una ola da stadio e ad ogni goal un arresto cardiaco.
CREMA DI CAROTE E ZENZERO
1 scalogno
q.b. zenzero
q.b. tabasco
q.b. sale, pepe, olio d'oliva
- Pelare le carote e tagliarle a pezzetti relativamente fini, così da velocizzare la cottura. Tagliare lo scalogno a tocchetti.
- In una pentola far soffriggere lo scalogno in poco olio d'oliva. Aggiungere le carote e far rinvenire per un minuto.
- Versare l'acqua facendo in modo che tutto sia coperto, salare, mettere un coperchio e lasciare cuocere finché le carote non saranno morbide. Controllare la cottura di tanto in tanto (le carote assorbono l'acqua).
- Frullare il tutto (se c'é troppa acqua toglierne un po' per evitare di avere una consistenza troppo liquida) e aggiungere un po' di zenzero fresco grattuggiato. Il quantitativo dipende un po' dal gusto personale. Io ho aggiunto un po' di pepe, del tabasco (un goccio) e un po' di zenzero. Il risultato é stata una crema dolciastra e delicata con un tocco di piccante rinfrescato dallo zenzero. Ahah rido anche io con questa spiegazione :)
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