Il nostro nucleo famigliare é formato da 4 individui:
Mamma
Papà
Bambino
Cane
Nello specifico 3 maschi contro 1 femmina.
No, non siamo all'asilo, me ne rendo conto. Ma dopo il boicottaggio di ieri sera inizio a pensare che non é così vero che sono le donne a portare i pantaloni...
Ma torniamo indietro.
Ieri sera avevo in programma la mia prima uscita libera con le amiche da quando é nato Leo. Niente di eclatante, un aperitivo in città. Tutto era organizzato, gli orari in base alla pappa e la cena in forno per Lui. Il telefono carico in caso di eventuali emergenze o panicate paterne.
Vestita, truccata e pettinata. Pronta per uscire.
Vero, un po' stanca.
La notte non era stata delle migliori, il piccolino aveva deciso di dare una festa nella sua culla. Una sorta di rave durato tutta la notte fatto di urletti e gridolini. Per la grandissima gioia della mamma.
Ma questo é nulla confronto allo spavento causato da Zac, il secondo maschio di casa (non per ordine di importanza, amore mio tranquillo).
In mattinata é arrivata la levatrice a casa e ha dimenticato di chiudere bene il cancello del giardino, che ai miei occhi, quando avevo controllato, sembrava chiuso.
Fatto sta che quando sono uscita per accompagnarla all'auto, del cane nemmeno l'ombra.
Urla, urla, urla.
Perdo 10 anni di vita, inutile dirlo.
Fortunatamente in quel momento mi chiama il vicino che si occupa di Zac quando siamo via: é scappato da lui.
La gioia di averlo ritrovato é maggiore alla frustrazione di sapere che quel "bastardino" abbia colto la palla al balzo e sia fuggito chissà dove alla prima occasione malgrado coccole e vizi ininterrotti.
Ma niente mi fermerà.
Stasera é la mia sera.
Così saluto marito, figlio, cane e mi appresto ad uscire.
"Perche non prendi la piccola?" mi chiede Lui riferendosi all'auto.
Effettivamente con la sua Smart rischio di trovare parcheggio più facilmente. Accetto.
Noto subito che l'auto ha un difetto, tira vestro destra. Ma so anche che passare da un'auto grande a una piccola é sempre strano. Non ci bado troppo finché una spia rossa non si illumina *controllare pressione pneumatici - pneumatico danneggiato*.
Ovviamente da donna bionda quale sono penso subito ad una cavolata del computer di bordo, tipo "dopo 10000km controlla la pressione delle gomme".
Proseguo.
Inizio però a sentire un to-toc to-toc dalla parte destra.
Ahia.
Non si mette bene.
Decido di fermarmi a controllare e con mia grande gioia noto che, effettivamente, ho una gomma a terra.
BENE.
TUTTO BENE.
Senza contare che sulle Smart di ruote di scorta mica ce ne sono, anche se, ammettiamolo, non avrei nemmeno saputo da dove iniziare.
Chiamo i soccorsi che dovrebbero arrivare nel giro di 30-40 minuti. Chiamo le amiche dicendo che sono in ritardo. Chiamo mio marito accusandolo di boicottaggio.
Ma sono serena, é la mia serata e non sarà di certo qualche imprevisto a scoraggiarmi. Inoltre quando mi ricapita di essere sola con un cellulare carico e poter guardare quello che voglio?
Mi accomodo, pronta per un cazzeggio di tutto rispetto.
Prendo in mano il telefono e?
Si spegne.
Esatto.
Morto.
Già, ogni tanto il mio iPhone decide di deliziarmi in questo modo (maschio pure lui, sicuro!). Si eclissa poi collegandolo alla corrente resuscita. Cerco il caricatore dell'auto, quello che io ho regalato a Lui visto che ne era sempre sprovvisto e con mia grande gioia mi accorgo che non c'é.
Svanito.
Inutile star qui a raccontarvi di come abbia cercato di fermare altre auto per poter caricare il mio telefono anche solo 1 minuto e fargli riprendere vita. Fosse soltanto per avvisare mio marito che ero viva o nel caso mi avessero chiamato quelli del soccorso stradale.
Inutile dire che non ho trovato uno straccio di caricatore, che quello del servizio ha provato a chiamarmi dicendomi che era in ritardo perché c'era traffico ma l'ho saputo solo quando é arrivato.
Inutile dirvi che non si sa cosa sia successo al pneumatico e che mi ha consigliato di tornare a casa visto che la pressione reggeva per il tragitto.
Inutile dirvi che alle 22.00 sono entrata in casa e la mia voglia di prendere l'altra auto e andare a bere l'aperitivo (trasformato ormai in dopo cena, senza cena) era pari a quella di una giornata intera di lavori domestici.
Resoconto della mia prima libera uscita: un flop.
Ah, e per condire il tutto stanotte Leo ha deciso di dare un'altra festa.
Evviva!
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