Ne ho provati tanti, mantenuti pochi.
Ho iniziato con la ginnastica ritmica da bambina, ho alternato un po' di judo e difesa personale nell'adolescenza, giusto per fare la cool. Ho continuato con lezioni di vario genere all'università, variando dallo step, step-flamenco, body shape, body fit, kick boxing ma mai con troppa continuità. Durante i primi passi nel mondo del lavoro subivo il "prepara la sacca la mattina alle 6 perché alle 19.30 hai body pump" con tanto di motivazione alle 8 di mattina, poca voglia alle 12, ansia da prestazione alle 16, boicotto alle 19.00.
Mi sono gettata anche su combinazioni ingrate di body sculpt seguito da pilates coprendomi di vergogna quando cercavo di paragonarmi alle donnine presenti al corso.
Ho egregiamente mollato tutto il lato palestroide durante la permanenza parigina, troppe ore in piedi, troppe ore in cucina, troppe passeggiate da casa al CB. Non parliamo durante il tour asiatico, ci mancava soltanto una lezioncina di step tra quelle di cucina e i vari trekking.
Ma ora sono tornata. Le cene di Natale misto rientro sono tante. La fame di cibo nostrano non é ancora passata. La "voglia di cioccolato" é sempre pronta ad assalirmi (e con lei quella di formaggio, salumi, riso, pasta, patate...). La tenuta "leggings, camicioni & stivale" é ormai fuori moda ma tanto comoda da dimenticare ogni tipo di jeans e pantalone.
La fase letargo stava per iniziare quando, un gentile signore che sta compiendo dei lavori in casa mi dice, prima di andare "Che gioia Signora, é in dolce attesa? Anch'io diventerò papà presto".
O.O
Inutile dire che mi sono lanciata sul web alla ricerca del miglior modo per bruciare rapidamente e in modo indolore (esisterà??).
È con grande fierezza che comunico che da ieri sera sono un'assidua frequentatrice dei corsi di AcquaFit, una disciplina mortale che ti porta all'affogamento se non zampetti come un'anatra davanti a quintali di pane secco nel lago. Corri a destra in cerchio e poi a sinistra così da lottare anche contro te stessa e la corrente da te creata. A nulla sono valsi i tentativi di mettere due cinture galleggianti quale "nuova arrivata". Men che meno il tentativo di stare nell'acqua bassa "Sei alta! Vai dove é profondo" -.-
Ho provato a sovrastare la sensazione di ciccia mobile a contatto con l'acqua e quella ancor peggiore di sudare in acqua (credetemi, é possibile!).
Ma oggi sono una persona nuova. Una vera AcquaFitter.
Fino a quando?
Nel frattempo recupero le calorie con un bel:
CHEESECAKE
180g biscotti Galbusera senza glutine (o biscotti da te)
90g burro
20g zucchero in polvere
500g Philadelphia
140g zucchero al velo
1 pizzico di sale
40g farina senza glutine
1 limone (succo + scorza)
3.6dl panna
5 uova
1 tuorlo
1/2 cucchiaino di zucchero vanigliato
- Scaldare il forno a 175°C
- Sbriciolare i biscotti in una ciotola, unire il burro fuso e lo zucchero. Amalgamare e coprire il fondo di una teglia (preferibilmente con cerniera) di 22cm di diametro (io l'avevo quadrata da 24cm). Premere bene sul fondo aiutandosi con il fondo di un bicchiere. Infornare per 15 minuti, togliere dal forno e aumentare la temperatura a 225°C
- Mentre il fondo del cheesecake cuoce, preparare la crema al formaggio mescolando il resto degli ingredienti. È importante che il risultato sia una crema liscia e priva di grumi.
- Versare il composto nella teglia e infornare per 10 minuti. Senza aprire il forno, abbassare la temperatura a 100-120°C e continuare a cuocere per 1h e 15 minuti. La crema deve risultare "tremolante". Far raffreddare e lasciare al fresco per almeno 4h prima di servire
Per la ricetta ho preso spunto dalla mia collana di libri preferita: Les Petits Plats de Marabout - Un goûter a New York
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