Prime considerazioni da mamma

Prime considerazioni da mamma

Vita da Mamma

Quando sei incinta hanno tutti premura di raccontarti come sarà. Chi ti dice che non dormirai, chi ti parla della depressione, dell'inadeguatezza, dell'amore viscerale, delle visite, dei dolori che dimentichi, della bellezza del proprio figlio,...
Insomma, ognuno ha la sua.
Così, ho pensato di raccontarvi la mia.

  • Sei mamma da 24h e non l'hai nemmeno capito bene, o meglio, hai un aquilotto che dorme vicino a te ma fatichi a concepire che é lo stesso che fino a qualche ora prima ti tirava destri ben piazzati nelle costole. Ciononostante quando amici, parenti, vicini e lontani ti chiedono com'é andata o come sta il bambino ne parli come se fossi mamma da una vita. Non per abilità, ma perché il tempo trascorso é un misto tra l'ora di filosofia al liceo e quella alle feste col coprifuoco alle 23.00. Sono passati solo pochi giorni ma ti sembrano un'eternità
  • Dolori. Avete un bel dire che passa tutto nel momento in cui ve lo danno in braccio. Per carità, in quel momento sei come in trance, in uno stato meraviglioso e ovattato ed effettivamente potresti andare a correre la maratona di New York. Ogni dolore viene dimenticato e ti senti onnipotente. Ma poi il giorno dopo ti svegli e ti senti come dopo un incontro di pugilato... E tu, che pensavi di aver vinto, sei quello che ha perso per KO
  • "Sei mamma non conterà più niente". Vero. Non c'é meraviglia più grande, però da qui a non riuscire più a fare una doccia, ad andare al bar con una calza viola e una gialla, la vestaglia di snoopy dell'adolescenza e la crocchia che nemmeno per andare in lavanderia c'é un limite. Che per carità, mica c'é niente di male. Ma sappiate, é possibile mantenere un minimo di tono. Vero, vi costerà qualche minuto di sonno al mattino ma ne vale la pena
  • Amore incondizionato. Ora, partiamo dal presupposto che ho sempre sognato di avere una famiglia (persino numerosa) e che il piccolo Leo é il frutto di un desiderio. Però. Non é sempre un amore viscerale immediato. Si fa un po' come tra cani, ci si annusa qualche ora, ci si osserva, si prendono le misure, si mette a fuoco la situazione. Il primo momento é evidentemente emozionante e ricco d'amore, ci mancherebbe. Ma da lì a capire che questo frugoletto é davvero il tuo bambino, che l'hai fatto tu, che fa parte di te.. Be', non so voi ma io ci ho messo qualche giorno. No, non era un rigetto e no non era mancanza d'amore. Era assestamento. Poi però, arriva un momento dove lo guardi e capisci che hai creato un capolavoro e lì sì che non ce n'é più per nessuno!
  • Ogni scarrafone é bello a mamma sua. Mai detto fu più sbagliato, almeno per me. Quando Leo é nato e me l'hanno messo in braccio sembrava un puffo urlante e raggrinzito. Non ho pensato se fosse bello o brutto, era tra le mie braccia. Dopo un paio di ore l'ho guardato bene e, credetemi, era proprio un mostrino! Ma hanno ragione le infermiere "aspetta qualche giorno", e allora sì che perdi la tua oggettività (o forse no?)
Ma poi alla fine non conta, perché ognuno di noi la vive diversamente. Anche se una cosa é certa, stringere il proprio figlio in braccio, annusare quelle testine profumate, guardare nei loro occhietti per la prima volta, farsi stringere un dito o semplicemente osservarli mentre dormono fanno di te la donna più felice al mondo.
Perché la vita da mamma é una montagna russa, ma sai che adrenalina?


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