Sindrome del nido

Sindrome del nido

Vita da Mamma

Me ne avevano parlato, o meglio, forse ne avevo sentito parlare. Da qualche parte.
Percepito, ascoltato, gettato.
Figuriamoci se a me può capitare, l'unica cosa ordinata che ho é la mamma.
Che per carità, nel mio disordine c'é un ordine incredibile, cosa credete? Però non sono proprio l'esempio vivente di una vita su Pinterest con tanto di camera da letto illuminata dal sole, ordine che nemmeno in una foto del catalogo IKEA, fiori freschi e armadi degni della migliore boutique milanese.
Ammetto però che per la stanza del pupo un po' di pignoleria l'ho inserita. Ho cercato di disporre i mobili al meglio, ho ordinato i vestitini che già possiede per taglie:
* Primo cassetto: 0-2 mesi
* Secondo cassetto: 3-4 mesi
* Terzo cassetto: 4-6 mesi
Vero, ho persino fatto un cassetto di scarpe e ho comprato un divisore per i puliscibava (non esiste nome migliore secondo me), le calzine e le lavette.
OK, ho anche diviso i pannolini e ho già preparato un contenitore con quelli taglia 1, che si sa più comodo così.
Ammetto anche di aver ceduto all'irrefrenabile tentazione di riordinare le cose nel mio ufficio, ho finalmente svuotato il cassetto magico del "buttiamo qui tutto quello che non so dove mettere prima di una cena" e, incredibilmente, non ho ributtato il tutto in un altro cassetto!
Ho pulito l'auto, l'ho svuotata e ripulita. Dentro e fuori. Che adesso potrei creare una nuova tendenza: catering automobilistici. Tu vieni nella mia auto e puoi mangiare sui sedili.
Tranquillamente.
Ma anche sui tappetini se lo desideri.
Anche il cane risultava un po' più grigio del solito. Ho spedito anche lui dalla toelettatrice, con sua grandissima gioia. Mentre richiudevo la porta alle mie spalle mi guardava come se lo avessi appena svenduto ai cinesi per essere fatto in salmì. Per non sbagliare gli ho comprato anche un collarino nuovo, che l'altro puzzettava un po'.
Oggi volevo riordinare un po' il mio armadio, magari dividendo gli abiti per colore e tipologia. Forse potrei pensare anche alle scarpe di Lui (visto che ne ha molte, ma molte, più di me). E l'armadio dei piatti? Quasi quasi ci starebbe.
Ah e devo spazzare la terrazza che sono cadute le foglie con la pioggia dei giorni scorsi!
Ma tranquilli, a me la sindrome del nido non toccherà mai.


TORTA ZEBRATA alla NUTELLA & RICOTTA (1 tortiera da 22-24cm)

250g farina (215g se senza glutine)
160g burro fuso
250g ricotta vaccina
125g zucchero
3 uova
6-7g lievito chimico
1 punta di coltello di semi di vaniglia
150g Nutella
1 pizzico di sale
ev. un goccio di latte
  • In una ciotola lavorare le uova con lo zucchero e i semi di vaniglia fino a farle risultare bianche e spumose. Aggiungere il burro fuso (non più caldo!) e la ricotta, lavorare fino ad ottenere una crema
  • Aggiungere la farina, il lievito e il pizzico di sale. Inglobare il tutto fino ad ottenere una massa liscia, morbida ed omogenea
  • Dividere l'impasto in due parti, in una non aggiungere nulla mentre nell'altra unire la Nutella. È importante che le due masse abbiano la stessa consistenza, se troppo "rigide" aggiungere del latte per renderle simili. (Nella versione GLUTENFREE aggiungere un 20-40g di latte in ognuna delle preparazioni a dipendenza della farina utilizzata)
  • In una tortiera a cerniera precedentemente imburrata ed infarinata versare un cucchiaio abbondante di composto alla vaniglia nel centro. Versare un cucchiaio di composto alla nutella al centro di quello alla vaniglia. Continuare fino a terminare i due composti. Se necessario scuotere leggermente la tortiera così da "allargare" il composto (ma dipende molto dalla farina utilizzata - quella normale si distende più facilmente)
  • Infornare a 180°C (forno preriscaldato) per 35-40 minuti. Fare la prova dello stecchino per valutare la cottura (deve uscire pulito)
  • Far intiepidire una decina di minuti prima di togliere togliere la parte a cerniera e far raffreddare completamente. Servire, soprattutto per colazione con una tazza di latte, come si faceva da bambini!


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