Dalla prima visione di Biancaneve a 3 anni ho capito che prima o dopo avrei voluto un vestito vaporoso condito con un sorriso ebete, un principe azzurro e un cavallo bianco (dei tre l'unico punto ad essere flessibile). Mai, però, avrei saputo che:
- Mi vuoi sposare?
È la frase che ogni donna vorrebbe sentirsi dire, soprattutto allo scoccare del secondo-terzo anno di relazione. Quello che però non sai é la sensazione di panico che ti colpisce appena ti viene chiesto. Un misto di ansia e felicità del tipo "non credo di essere pronta, non sono ancora così grande". L'effetto dello shock passa dopo qualche settimana (mese?)
- Vestito
Passi la vita a sognare quel momento in cui indosserai l'abito per la prima volta senza renderti conto che non sai bene dove andare ad acquistarlo. Non sai che puoi scomporre l'abito come vuoi e fartelo fare su misura, non sai che puoi aggiungere e togliere, stringere e allargare, allungare ed accorciare. Non sai che i vestiti (la maggior parte) sono pesantissimi e al solo indossarli ti viene da star male, non sai che alcuni sono talmente scomodi che rischi di passare la serata seduta in un angolo. Non sai che il giorno prima delle nozze avrai ancora delle modifiche da fare e che no, non prevedere di dimagrire per quel giorno, tanto non succederà causa addii al nubilato, cene e aperitivi di commiato
- Data, location, catering
Ora, anche la più fanatica teledipendente di WeddingTV temo possa avere qualche problema iniziale. Già, perché una volta che la macchina matrimoniale ti ha assorbito devi iniziare a reagire. Devi scegliere una data e non so voi ma noi siamo andati per esclusione con il posto dove volevamo sposarci che, grazie al cielo, era tra i miei desideri dai tempi di Biancaneve. Il che ci ha permesso di evitare la visita guidata a hotel & ville private, ristoranti o grotto con tanto di "dopo mezzanotte niente musica" o "il costo della villa é di CHF XXXX, ovviamente tutto escluso". Lo stesso vale per la scelta del menu che, nel mio caso, mi é stato proposto una settimana prima. No panic, sarà sempre e comunque delizioso
- Fotografo & video

- Invitati
La parte più complicata in assoluto. La scelta di amici e parenti é una sorta di taboo legata al dramma tavoli che secondo me mettono a dura prova il matrimonio ancor prima di cominciare. Io e Lui ci siamo lanciati in un'ottica tanto egoista quanto giusta (almeno secondo me): la festa é nostra. Per questa ragione abbiamo favorito gli amici ai parenti, dei divanetti ai classici tavoli formali, uno standing dinner ad una cena seduta. Le donne mi hanno maledetta per il mal di piedi ma alle 21.00 eravamo già tutti in pista e senza abbiocco (o quasi). Sappi che, comunque, difficilmente farai contenti tutti, tanto vale far contenta te stessa e tuo marito
- The Big Day

Per non parlare del marito: non lo vedrai mai, se non per qualche bacio rubato e qualche brindisi. Non mangerai un'altra volta e in men che non si dica ti starai dimenando sulla pista da ballo.
Niente telefono, niente orologio, niente cognizione del tempo fino a quando i primi ospiti non inizieranno a "mollare il mazzo", passerai un'altra eternità a salutare (datemi retta, ai prossimi matrimonio scappate senza dire niente).
Alle 4 del mattino vi ritroverete soli, in una sala devastata con gli amici di sempre, berrete l'ultimo bicchiere, il più bello di tutta la serata
- The day after

- La settimana dopo il Big Day
Fa strano. Molto strano. Un po' come le mamme che dopo aver partorito si toccano ancora la pancia (e detto da una che non ha figli fa veramente poco credibile). Dovrai correre a riprendere cose che hai lasciato qua e là, dovrai rispondere a messaggi e chiamate, dovrai ricordare chi devi ringraziare, dovrai partire per una luna di miele e quindi preparare le borse e sistemare il cane. Dovrai imparare il tuo nuovo cognome e non potrai più chiamare tuo marito fidanzato
Ma la cosa che tutti ti diranno ma che finché non provi non sai é che ti sentirai la persona più felice del mondo e un'aurea di gioia e serenità cadrà su di te.
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