Fashion Victim

Fashion Victim

Dolci

Che io non fossi una modaiola lo sapevo già. Non so quale sia il colore dell'estate, quello della primavera e men che meno quello out per la stagione. Non so chi sia l'artista di spicco al momento, quando sono le settimane della moda in giro per il mondo e neppure riconoscere tutte quelle belloccione anoressiche sullo schermo o sui giornali. Insomma, non guardo fashion TV, non compro Glamour o Cosmopolitan e mi reputo ignorante in materia. Così ignorante, però, non me lo aspettavo nemmeno io.
L'altra sera in occasione di una cena di lavoro mi ritrovo in una simpatica tavolata di gente sconosciuta che dopo la prima mezz'ora di conversazione formale e decretata dalla buona educazione ("da dove viene, cosa fa, ha figli") é passata a quelle del "amici da una vita". Ad un certo punto un signore in faccia a me mi chiede "Ma le tue scarpe hanno la suola rossa?" (ndr: le mie scarpe erano dei trampolini rossi da vertigine per chissà quale ragione dato che io, i tacchi, non li indosso mai). Lo guardo basita pensando che 1. non ricordo che scarpe indosso se non per il male che emanano e 2. non capisco il motivo della domanda. Il mio vicino sentendo il commento dell'altro signore si precipita nella conversazione "Vero! Sono le scarpe di Louboutin?". Io mi sento sempre peggio, guardo i miei colleghi sperando di trovare un appiglio. Niente. Guardo la moglie del mio vicino. Niente. Guardo l'iniziatore di questo calvario. Ride. "Non conosci Louboutin?"
Per fortuna in quel momento la conversazione si stravolge con l'intervento della moglie del vicino che, basita pure lei dalle conoscenze modaiole del marito, gira le carte in tavola facendomi passare da inquisita ad inquisitrice.
Finisce che quello in faccia a me manco sapeva chi fosse Loubutin se non per uno zapping di troppo sul canale di moda, il mio vicino conosce l'amico del fratello del cugino di Loubutin per la gioia della moglie che presto potrebbe essere una loubuttiniana e io mi ritrovo con dei trampoli tarocchi e con un gran mal di piedi.

 PANNA COTTA AL CIOCCOLATO

 

5dl panna intera
2 cucchiai di zucchero
1 baccello di vaniglia
75g cioccolato nero
2 fogli di gelatina
  • Mettere la gelatina ammollo nell'acqua fredda
  • Portare a bollore la panna con lo zucchero e il baccello di vaniglia inciso con i semini raschiati. Lasciare sobbollire a fuoco medio per qualche minuto finché la panna si riduce di quasi 1dl.
  • Nel frattempo spezzettare il cioccolato in una ciotola
  • Quando la panna sarà ridotta, passarla in un colino per togliere eventuali scarti di vaniglia. Strizzare bene la gelatina e metterla nella panna. Mescolare ed eventualmente passare di nuovo al colino per assicurarsi che tutta la gelatina si sia sciolta. Dividere la massa in due: una metà da versare sul cioccolato spezzettato (senza mescolare per qualche minuto), l'altra metà da versare nei pirottini/vasetti. 
    • Una volta versata la metà panna cotta nei contenitori, metterli nel frigorifero per almeno 1h (a dipendenza del frigorifero). Mescolare la crema col cioccolato fino ad ottenere un composto omogeneo. Lasciare fuori dal frigorifero in attesa che la prima parte si raffreddi. La gelatina non indurisce se non é messa nel frigorifero, per cui non ci sono problemi nel lasciarla fuori.
    • Quando la panna cotta nel frigo si sarà solidificata, versare sopra quella al cioccolato e rimettere nel frigorifero per un paio di ore.
    • Servire con un ciuffo di panna montata e delle scaglie di cioccolato.


     



    NOTA:
    Questa ricetta é un vero successo ed é semplicissima da fare, i vostri commensali resteranno a bocca chiusa (ah ah ah). Scherzi a parte, si può giocare molto con i colori a dipendenza del tempo che si ha. Io ho una volta l'ho divisa in tre: bianca, cioccolato, bianca. SI possono fare degli strati più grandi o più piccoli a dipendenza del proprio gusto... Sbizzarritevi!


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