Per carità, viviamo in un mondo libero.
O meglio, viviamo in un mondo che vabbe', ma tendenzialmente siamo liberi di fare quello che vogliamo. In realtà c'é chi veramente fa quello che vuole, ma non é di questo che voglio parlare.
Be', non si capisce niente.
Riparto.
Che ognuno faccia ciò che vuole, non sono di certo io a mettere dei paletti.
Ma.
C'é un limite a tutto.
Che per carità, chi non ama il profumo di capitone alle cipolle alle nove di mattina sulla tromba delle scale? Che non l'hai mai assaggiato il sapore della caponata alle 3 di pomeriggio che si impregna non soltanto nell'atrio del tuo condominio ma riesce a penetrare anche le mura del tuo appartamento? Vogliamo parlare della vicina, carinissima, straniera che persiste nelle preparazioni etniche a base di spezie mai viste, radici strane e profumi "dell'altro mondo"?
Vogliamo forse impedire a qualcuno di esprimersi culinariamente?
Non sia mai.
Ma ti prego, adorata vicina, se mi stai leggendo, ti supplico, niente più aglio fritto la mattina.
Te ne sarò per sempre grata.
PANE AL LATTE (1 stampo da cake)
500g farina bianca forte (Manitoba)
13g lievito fresco
25g zucchero
40g burro morbido
330g latte tiepido
10g sale
- Nell'impastatrice lavorare la farina con il lievito sbriciolato, lo zucchero, il burro, il latte e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo. Dovrete ottenere una massa liscia ed omogenea, far lievitare in una ciotola per almeno un'ora, meglio se 2 o 3
- Sgonfiare l'impasto, piegare l'impasto su se stesso più volte dando forza e formando un rettangolo che andrete a mettere in una teglia da cake precedentemente imburrata. Attenzione a lasciare la parte liscia sopra e quella "di chiusura" sotto. Coprire con un sacchetto di plastica o un canovaccio e lasciar lievitare per un'altra ora, o fino a quando non avrà raddoppiato di volume
- Infornare in forno già caldo a 210°C per 25 minuti o fino a quando tamburellando sulla base non sentirete un suono vuoto
NOTE:
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