"Guarda, a dirti la verità Leo non si é mai ammalato".
Ecco.
Fermi tutti.
Perché qui il livello di demenza genitoriale é a livelli mondiali, che dico, universali! E quindi sì, me lo merito. Ma proprio tanto.
Il premio per la gufata dell'anno, signori e signore, va proprio a me.
Già, perché mica potevo starmene zitta, eh no? Saremo mica matti? Stessi almeno parlando con qualche altra mamma e mi fosse uscito improvvisamente il lato competitivo del "mio figlio é meglio del tuo" (tranquilli, dovrei esserne ancora immune, almeno, credo). Macché! Il mio interlocutore é uno scapolo di quasi 50 anni, senza figli (né particolare interesse).
Brava.
CLAP, CLAP, CLAP.
Come direi io.
A peggiorare? Mica sono scaramantica, non tocco ferro, né legno, né plastica. Non invoco il cornino di Napoli né tantomeno gli astri allineati.
No.
Spavalda io.
Così dopo la nanna del dopo pranzo, durata incredibilmente tanto per Leo che, solitamente, non dorme mai. Al punto che il mio pensiero é stato "ci sei riuscita!", sottovalutando per un attimo la stufetta che mi apprestavo a prendere in braccio.
L'occhio a triglia, un po' mogio ma con le gote rosse.
Lo osservo meglio, ma va, figurati se ha la febbre. Sarà il caldo di oggi.
Una misurata però gliela si può fare, per sfizio, tanto per avere la conferma: 39.5.
Ecco.
Ed é solo l'inizio, perché poi nella notte, malgrado le supposte arriveremo anche a più di 40, chiamerò il pronto soccorso perché non ho più un figlio ma una torcia umana. E lo so che la febbre é normale nei neonati, ma quando te la gufi così poi meglio correre ai ripari.
Infatti dal "non si ammala mai", siamo passati a 3 giorni da sballo rinchiusi in casa (se non per breve tappa dal pediatra con tanto di urla disumane per un PIC - sai che gioia), rave notturni, zero nanne (ma mica dormivano di più i bambini malati??) e un corso annullato da riprogrammare (quando?!?!).
Volete la ciliegina?
Dai.
Giovedì dovevamo partire per qualche giorno in famiglia, visto il ponte.
Ma almeno su questo ho una convinzione: i bambini si ammalano sempre in queste occasioni.
Ergo, non é colpa della mia gufata. Giusto?
LINGUINE ASIATICHE con SALMONE MARINATO (2 persone)
120g di linguine di riso (circa)
200g di salmone fresco
1 lime
1 zucchina
1 cipollotto
qb zenzero fresco
qb salsa di soia
qb olio di sesamo e di girasole
qb semi di sesamo
ev. sambal olek
- Tagliare il salmone a cubi da 1cm di lato circa e metterlo a marinare in una ciotola con un goccio di salsa di soia, olio di sesamo, sesamo, una grattugiata di zenzero fresco, il succo di mezzo lime e una spolverata di semi di sesamo
- Portare ad ebollizione abbondante acqua, versarla sulle linguine di riso secche precedentemente messe in una ciotola con le zucchine tagliate a striscioline. Lasciar rinvenire per circa 8-10 minuti (a dipendenza delle istruzioni sulla confezione)
- Scaldare un wok (o una padella qualsiasi), aggiungere un goccio di olio di girasole e una punta di coltello di sambal olek. Lasciar rinvenire un attimo prima di unire il salmone. Scottarlo per una trentina di secondi prima di aggiungere le linguine con le zucchine scolate, cuocere per qualche istante a fuoco medio-alto. Aggiungere una parte del cipollotto tagliato a rondelle
- Condire con un goccio di soia ed eventualmente del succo di lime
- Servire con una spolverata di semi di sesamo tostati e qualche rondella di cipollotto fresco
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