Gabbia di matti

Gabbia di matti

Dolci

Che Giorgina l'Olandese e il Dottore in Fisica applicata diventassero miei compagni di classe non era di certo previsto. Ma neanche gli altri sembrano tanto normali. Ragazze che come me hanno mollato il loro lavoro per tuffarsi nei loro sogni, figli di papà neo 18enni che pensano più alle soirée che non alle matinée in cucina, mamme realizzate che finalmente hanno mollato a casa mariti e figli e si sono dedicate alle loro passioni e tanto altro ancora.
Solo nella mia mini classe le differenze sono enormi, tutti hanno qualcosa da raccontare. Vi tralascio Giorgi e Mr. Dr. Genius in quanto già nominati, per dare spazio alla cara Eugenia.
Eugenia, Jenny e non Eugy per gli amici, é una ragazza russa dal fisico affusolato seppur non altissima, occhi verdi smeraldo, sorriso (tendente all'ebete) sempre presente e potenzialmente simpatica. Peccato sia la disorganizzazione fatta a donna, lo tzunami della cucina e il Paperino della situazione. Dopo 2 giorni aveva già perso il kit di coltelli (del valore di ?750 e decisamente ingombrante), cucinato dei sablé salati (confondere lo zucchero a volte é letale) e persino rischiato di ustionare mezza classe girovagando con le placche infuocate per la cucina.

Che dire? O la si odia o la si ama.

MADELEINES (10 pezzi)
1.5 uova (circa 80g)
65g zucchero
15g miele
30g latte
100g burro
100g farina
5g lievito per dolci
1g estratto di vaniglia
1/2 bacello di vaniglia (solo i semi)
scorza di 1/2 limone


In una ciotola mescolare lo zucchero, le uova, la vaniglia (estratto + semi) e la scorza di limone. Aggiungere la farina precedentemente mescolata con il lievito e il miele.
In un pentolino far sciogliere il burro lentamente, unire il latte e portare a bollore.
Una volta spiccato il bollore, aggiungere al composto e mescolare.
Pulire bene la ciotola ai lati e mettere nel frigorifero SENZA coprire per mezz'ora. L'aria infatti farà seccare leggermente la pasta ed é quello che vogliamo ottenere.
Riscaldare il forno a 240-250°C con all'interno una placca da forno.
Imburrare per bene le formine delle madeleines e infarinarle (CHEMISER). Questa operazione va fatta con cura per evitare che una volta cotte si stacchino bene dalle placche.
Con l'aiuto di una sac à poche, disporre una noce di impasto in ogni forma. Non é necessario che l'impasto copra tutta la formina e che sia ben sparso, l'importante é che ci sia una dose giusta di impasto (direi 2/3 piena).
Infornare sulla placca calda e spegnere il forno.
Quando le teste delle madeleines si saranno ben gonfiate, potrete riaccendere il forno a 160°C. Nel nostro caso non é stato quasi necessario perché le madeleines erano già cotte, per cui la "seconda cottura" sarà davvero rapida.
Far raffreddare con la parte conchigliosa sotto.





Giusto per precisare, non le ho cotte io, non siamo ancora autorizzati! ahah :)

NOTA:
Molti di voi lo sapranno sicuramente già, ma io non lo sapevo per cui tramando ciò che apprendo per gli ignoranti come me.
Quando uniamo la farina con dei liquidi e lavoriamo, creiamo elasticità nella pasta. Questa é la ragione per la quale quando facciamo una pasta frolla e uniamo l'uovo tendiamo a lavorare poco la pasta (la vogliamo croccante). Nel caso dei cake e delle madeleines nello specifico, vogliamo avere una pasta molto elastica così da risultare soffice.

Altro trucchetto imparato. Quando usate la sac à poche (perdonatemi se lo fate già) per evitare di sporcare mezza cucina e tentare numeri da giocoliere per riempirla senza sporcare ovunque, infilate la plastica nel beccuccio dall'interno così che farà da tappo. Quando schiaccerete si libererà e voi non avrete sporcato da nessuna parte.

Un'altra piccola nota nonché l'ultima. Più aggiungerete miele, più diventeranno marroncine come le mie, meno aggiungerete, più saranno chiare anemiche.

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